L’immagine è nel sangue. L’immagine è un’eredità incancellabile. L’immagine è un’arte inestinguibile.
Ecco perché questa grande propensione a rendere immortale ciò che per natura non può restare. Nasce così la dinastia dei Valentini. Fotografi. Cacciatori di immagini. Volti. Cose. Sguardi. Oppure solo corpi. Ma sicuramente non solo corpi mortali. Perché è qui, nella camera oscura di questa dinastia di fotografi che prende, e occupa il suo spazio, quello che è immortalità: l’immagine. E qui, in questa città di Bologna, dove ogni cosa si trasforma in immagine, che Giuseppe Valentini, nel 1907, dà avvio alla professione di fotografo.
Giuseppe, classe ’18…trasferisce i segreti della fotografia anglosassone, già in voga in Europa, nel suo laboratorio di via Indipendenza, nel centro della città. Lavora su immagini su lastre e con macchine d’epoca. Diventa ben presto un punto di aggregazione cittadina, poi si trasferisce nella lussuosissima via Santo Stefano, ‘Fotografia del Corso’.
Nel 1925, Giuseppe diventa papà, nasce Leopoldo, il 20 marzo. E appena ragazzo, anche Leopoldo diventa fotografo. Apre un suo studio fotografico, in via Farini 35. Professionista e elegante artista dell’immagine, vi resta anche durante il periodo bellico. Personaggi comuni e distinti, trasformano il laboratorio negozio in un punto di riferimento.
Poi il 10 ottobre 1946, nasce il figlio Gianfranco, il quale entra in società con il padre Leopoldo nel 1967 e resta nel laboratorio in via Farini 35 fino al 1977. Poi, nel 1977, Gianfranco sente il desiderio di autonomia, e apre quello che diventerà, ancora una volta, uno studio fotografico storico, in via Emilia…a San Lazzaro di Savena.
Si è scritto sopra di dinastia. Ebbene, il 24 maggio 1972, Gianfranco diventa a sua volta padre. Nasce Massimiliano, secondogenito. E dopo pochi anni, alla giovane età di quindici anni, la dinastia tiene fermo il timone, e Massimiliano dà inizio alla sua attività di fotografo con il padre Gianfranco.
Esattamente come il padre di suo padre. Una dinastia. Una tradizione? Forse non solo. Forse, più esattamente, nel sangue, il segreto esoterico della camera oscura. Un segreto che cerca la sua immortalità. E quindi si perpetua in questo cognome, Valentini. Che non sarà solo un cognome. Ma molto di più.
Massimiliano lavora quindi come assistente al padre Gianfranco, per poi arrivare a diventare lui stesso un professionista, come suo padre Gianfranco, come suo nonno Leopoldo e come suo bisnonno Giuseppe.
Massimiliano lavora negli anni ’80 con macchine analogiche poi con macchine digitali di alta professionalità. Nel 2015, Massimiliano rileva l’attività del padre Gianfranco, nello storico negozio di via Emilia…a San Lazzaro. E questa è storia.